La nuova era è iniziata!

EOS ha organizzato una giornata dedicata alla scoperta del mondo dell’Additive Manufacturing e delle sue potenzialità
nei prossimi anni.

di Adriano Moroni

Oggi, con l’avvento dell’Industria 4.0, il mondo manifatturiero sta vivendo una grande e profonda rivoluzione su scala mondiale, nella quale l’Additive Manufacturing (AM) giocherà un ruolo sempre più strategico e determinante. La comunità industriale ne ha ormai compreso i vantaggi e ha sentenziato che questa tecnologia è destinata ad essere accolta in maniera sempre più massiva e democratica all’interno delle aziende.
Per questo motivo EOS, presso gli spazi innovativi del Kilometro Rosso, ha organizzato una giornata dedicata alla scoperta del mondo dell’Additive e delle sue potenzialità nei prossimi anni.
Durante l’evento alcune prestigiose aziende di vari settori industriali, tra le quali Leonardo Helicopters, General Motors, Wärtsilä, Brembo, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Padova e 3T, hanno testimoniato le loro esperienze nell’ambito dell’Additive Manufacturing e la loro visione sul futuro di questa tecnologia.

Servizio a 360 gradi
Giancarlo Scianatico, Direttore Generale EOS Italia, ha aperto l’evento: “Nel prossimo futuro la tecnologia di sinterizzazione laser garantirà una maggiore produttività, maggiori ingombri e una scelta di materiali sempre più ampia e performante. Già oggi, ad esempio, ci sono casi concreti di utilizzo del rame.
Con queste premesse, EOS ha quindi il dovere di proseguire ad innovare, di proporre nuove soluzioni, ma anche accompagnare la propria clientela supportandola, fornendo quindi tutti gli strumenti legati alla tecnologia che permettono di creare valore aggiunto a chi le utilizza. Per questo motivo la nostra azienda negli ultimi anni ha rinforzato il proprio team di consulenza e di training per il supporto alla creazione di competenze, chiamato Additive Minds, con più di 100 consulenti, e ha creato un ecosistema di aziende sempre più vario e complementare che permette di fornire soluzioni sempre più customizzate per le specifiche esigenze delle industrie e dei mercati”.
Nel campo delle tecnologie additive, il nostro Paese sta rispondendo in maniera sempre più importante e significativa. “Non credo che questo sia un caso, in quanto per nostra natura siamo un popolo di artisti e creativi”, ha spiegato Scianatico. “Già parecchie realtà, sia aziende di piccole e grandi dimensioni, Innovation Center, università, ITS e associazioni hanno compreso appieno l’etimologia del termine Additive, ovvero aggiungere materiale là dove serve. E soprattutto che non c’è assolutamente limite all’immaginazione umana”.

Le testimonianze delle aziende
La scelta del Kilometro Rosso come sede dell’evento non è casuale, come ha illustrato Salvatore Majorana, Direttore del Kilometro Rosso: “Il nostro obiettivo è promuovere la crescita di un distretto della conoscenza, dell’innovazione e delle tecnologie più avanzate, come ad esempio l’Additive Manufacturing, alimentando un ecosistema di imprese innovative, istituzioni scientifiche e laboratori.
Kilometro Rosso è un luogo di incontro tra ricerca e impresa: una struttura funzionale a generare sinergie tra attività imprenditoriali, centri di ricerca, laboratori, servizi professionali e alta formazione”.
Decisamente interessanti le presentazioni delle aziende che hanno mostrato la loro esperienza nel campo dell’Additive Manufacturing.
Giuseppe Saragò, Director Manufacturing Excellence di Wärtsilä, ha illustrato la tecnologia additiva nel campo dell’industria pesante. Wärtsilä è infatti un’azienda specializzata nella produzione di motori e soluzioni per il settore marino ed energy. “Abbiamo iniziato a testare le tecnologie additive già dal 2010, incontrando notevole difficoltà viste le dimensioni dei nostri componenti. Cambiando però il nostro approccio verso queste tecnologie siamo in grado ora di costruire in Additive in un settore come quello dell’heavy industry che sembrava impensabile in passato”. Il tema dell’Additive Manufacturing nel comparto automotive è stato illustrato da Flavia Iemma, Pre-Production Analyst e Additive Manufacturing Buyer di General Motors. “Le tecnologie additive assicurano diversi vantaggi in campo automotive: dalla riduzione dei tempi di sviluppo, a una maggiore libertà nel design, fino alla riduzione dei costi”.
Paolo Rezzaghi, Brembo IPR manager, ha trattato invece l’argomento delle nuove sfide dell’Intellectual Property Rights nella stampa 3D. “Se è indubbio che l’Additive Manufacturing porta importanti vantaggi a livello produttivo, è altrettanto vero che si corre il rischio di incorrere in pratiche di concorrenza sleale. Una soluzione al problema è l’introduzione di sistemi di protezione come ad esempio la crittografia nonché codici di sicurezza”.

Progetto pilota per l’automazione della stampa 3D di materiali metallici
Un esempio dell’attenzione che EOS pone verso la ricerca e sviluppo è il progetto NextGenAM, sviluppato in collaborazione con Premium AEROTEC e Daimler.
L’obiettivo del progetto pilota era sviluppare una linea di produzione digitalizzata di nuova generazione, in grado di produrre componenti in alluminio per i settori automobilistico e aerospaziale in modo significativamente più conveniente di quanto non sia attualmente possibile. L’esito positivo di NextGenAM: considerando il processo produttivo complessivo di Premium AEROTEC, è stato possibile ridurre i costi di produzione anche del 50% rispetto ai sistemi di stampa 3D già esistenti.
Il segreto è una catena di produzione additiva ingegnosa e scalabile, completamente automatizzata fino al momento in cui le parti stampate vengono segate meccanicamente dalla piattaforma di produzione. Ciò significa che ora non è richiesta alcuna attività manuale in ogni fase del processo, dalla preparazione dei dati e la fornitura della polvere fino al processo di produzione AM stesso, compresi il trattamento termico, il controllo qualità e la separazione dei componenti dalla piattaforma di produzione. La tecnologia al centro della soluzione è il sistema a quattro laser EOS M 400-4 per la stampa 3D industriale con materiali metallici. Un sistema di trasporto a guida autonoma e robot assicurano il movimento uniforme delle parti attraverso ogni fase della linea di produzione.
L’intero processo produttivo viene eseguito in modo automatico, senza personale operativo, da un centro di controllo centralizzato e autonomo. Fondamentale per il sistema è il modo in cui tutte le macchine utilizzate sono connesse in rete. I dati del processo di produzione vengono trasmessi al centro di controllo, che quindi assegna priorità alle varie richieste di produzione e le assegna a un sistema AM. Durante il processo di creazione, lo stato della produzione può anche essere recuperato su un dispositivo mobile, indipendentemente dalla posizione. Una volta completata l’intera catena di produzione, i report sulla qualità vengono inviati centralmente al centro di controllo. Tutti i dati necessari per la produzione di una “replica” digitale sono accessibili qui, assicurando, tra le altre cose, una completa tracciabilità.
È già in corso la produzione di parti per Daimler sulla nuova linea tecnologica di Premium AEROTEC: l’unità autocarri, ad esempio, sta già utilizzando la prima parte di ricambio prodotta da Premium AEROTEC. Si tratta di una staffa per un motore diesel.
Il processo di stampa 3D è particolarmente utile nel settore dei ricambi perché, in caso di problemi degli strumenti, le parti meno richieste spesso possono essere riprodotte in modo più economico rispetto ai tradizionali processi di fusione a sabbia o a pressione. Le prime richieste di ricambi in alluminio per autobus stampati in 3D sono attualmente in fase di valutazione presso il Centre of Competence for 3D printing di Daimler Buses. Anche il team di analisi nell’area autovetture sta valutando le potenziali applicazioni più idonee.

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